pride

 

dedica

Questo libro è dedicato a LILLIAN che vive con l’unica compagnia di una colonia di scarafaggi newyorchesi e la cui energia non è mai venuta meno nonostante le ansie, l’asma e l’eccesso di peso. A Lillian che si interessa sempre a tutti, che è spesso adirata, talvolta sguaiata, ma sempre profondamente partecipe. A Lillian l’abbondante, la dorata, l’eloquente; a Lillian che è amata bene e male; a Lillian la meravigliosa che pensa di essere brutta; a Lillian l’instancabile che pensa di essere sempre stanca.

Questo libro è dedicato a CAROLINE che danzava, ma male, che dipingeva, ma male, che saltò giù in lacrime da una tavola apparecchiata gridando che voleva essere umana, che se ne andò e diventò umana malgrado la sua grande bellezza. A Caroline che soffre ad ogni attacco, che diffida di tutte le lodi, che ha fatto grandi cose con la gentilezza e l’umiltà, che ha attaccato le autorità con valoroso amore e che non può essere sconfitta.

Questo libro è per la mia fata madrina, JOY dagli occhi verdi. Suo marito denigrò il suo buon senso e sottovalutò la sua intelligenza poiché era più appassionatamente intelligente e più intelligentemente appassionata di lui, finché lei lo abbandonò e ritrovò se stessa, la propria sensibilità e il senso dello humor, e non pianse più, eccetto che per compassione.

Questo libro è per KASOUNDRA che trae auspici da pelli, voli d’uccelli e piume, che non è mai ferma, mai ignara, che cavalca il suo strano destino nel deserto di New York, leale ed amara, forte come una fune d’acciaio e tenera come un sospiro.

Questo libro è per MARCIA la cui mente contiene tutto e non distrugge nulla, che interpreta i sogni e gli incubi, che sfiora la tempesta e non ne è scossa, che vive tra i dannati e non ha paura di loro, anima vivente in mezzo ai morti.

Germaine Greer, “L’eunuco femmina”

 

 

 

 

 

 

 

Quando il borghese si rivolta contro il re, quando il colono si rivolta contro l’impero, è soltanto un capo o un governo che attaccano, tutto il resto rimane intatto, i loro commerci, le loro proprietà, le loro famiglie, il loro posto tra gli amici e i conoscenti, i loro piaceri. Se la donna si rivolta contro l’uomo niente rimane intatto; per la donna il capo, la politica, il commercio, la proprietà, la posizione, il piacere (ben malato), esistono solo attraverso l’uomo. Il guerriero ha il suo riposo; al contrario, la donna non sa dove appoggiarsi per riposare dalle sue lotte. Cambieranno le cose, un giorno? Fino ad allora la vita delle donne come me rimane senza senso.

Novas Cartas Portuguesas, 26.4.71</eight=”393″ frameborder=”0″ allowfullscreen=”allowfullscreen”>

 

 

 

 

Non andate in un Paese che incarcera donne per aver scritto sulle nostre vite
Liberate le tre Marie
Liberate Le Nuove Lettere Portoghesi
(Prima manifestazione femminista internazionale)

 

Mais dura, mais cruel, mais rigorosa
Sois, Lísi, que o cometa, rocha ou muro
Mais rigoroso, mais cruel, mais duro,
Que o Céu vê, cerca o mar, a terra goza.

Più dura, più crudele, più rigorosa
Sei, Lisi, di cometa, di roccia o del muro
Più rigoroso, più crudele, più duro
Che vede il cielo, circonda il mare, gode la terra.

Jerónimo Baía (1620/30-1688)

 

Que todo o rigor perante o homem serà pouco e necessario è dizer-lhe isso.

Mais duras, mais cruéis, mais rigorosas. – De lésbicas por isso nos chamarão: tendo nós de muhler deles apenas o corpo, não a vontade, o desgosto. Que dem homens precisamos mas não destes.

Perchè qualunque rigore davanti all’uomo sarà poco ed è necessario dirglielo.

Più dure, più crudeli, più rigorose. – Per questo ci chiameranno lesbiche: perché solo il nostro corpo somiglia a quello delle loro mogli, non la nostra volontà, il nostro disgusto. Abbiamo bisogno di uomini, ma non di questi.

Novas Cartas Portuguesas

 

bresciapride

 

Già ascoltano tra questo e il tracciato che ciascuna trama nella sua vita, quelli che si avvicinano a noi o ci spiano, questo fiume d’amore che cresce tra noi, non di nostalgia, non di vendetta, ma come tra madri e figlie di una stessa casa o, scandalo ancora più grande, come tra operaie di fronte allo stesso materiale ostile, competenti e in competizione e soffocando le pene e posando le scarpe accanto alla branda, disciplina di caserma o convento, ritirate e in guardia contro la corruzione nelle gerarchie e nei costumi, instaurando la legge di una nuova sorellanza – vi rendete conto del rischio?

Novas Cartas Portuguesas

 

 

Albuquerque Mendes, Freira, 1997

 

 

………………………

“E che faremo , Madre Badessa, che faremo?”

“Nessuno è nostro fratello o sorella. Per fraternità

solo il convento. Che il cavaliere erri

quanto la tua follia. Non accoglierne il corpo

nel tuo, rifugio della sua paura. Che cada

senza casa. La nostra speranza

è la rovina delle case…”

“E che faremo, che faremo?”

“Nel mondo desolato dove dunque erreremo

la passione sarà un solo oggetto ed esercizio. Non chiamarmi

sorella, finchè non venga un altro mondo.

Scongiuriamo la possibilità

di un nuovo convento. Nelle macerie

troveremo dei fratelli. Quelli che nulla hanno perduto

e da nulla furono schiacciati, perché non possedevano

case.

 

Ma siamo vigilanti perché i fratelli

diranno: “Voi avete fatto i cittadini

adesso la città è nostra”.

Tre volte ci tradiranno

i nostri fratelli: nel pane, nel corpo

e nella città.

Chiameremo un poeta a governare la città.

Che sostituisca il demiurgo

dei lavori ciclopici”.

Novas Cartas Portuguesas

 

 

Albuquerque Mendes, Freira, 2002

 

 

 

Iran. Something has to fly. Fotografia di Claudia Willmitzer

 

 

Le vergogne!

Autobús transfobo fletado por la organización HazteOír (asociación española, de corte ultracatólico y conservador, fundada por Ignacio Arsuaga en febrero de 2001).
En febrero de 2017, HazteOir puso en circulación por las calles de Madrid un autobús rotulado con un mensaje considerado como tránsfobo por el Ayuntamiento de Madrid y las organizaciones en defensa de los derechos LGTBI. Al poco tiempo de su puesta en circulación, el vehículo fue inmovilizado por los agentes de la policía municipal madrileña. También el Pleno de Palma de Mallorca declararà “no grato” el autobús por incitar al odio.

Stanno girando per l’Europa e per l’America Latina e Settentrionale bus arancioni. In Spagna hanno tentato di circolare recando la scritta: “I bambini hanno il pene. Le bambine la vagina. Non ti far ingannare. Se nasci uomo sei un uomo, se nasci donna lo continuerai a essere”; a Madrid il comune glielo ha però proibito.
In Italia il messaggio è stato edulcorato (censurati gli organi sessuali!), ma non è meno insidioso.
Ê questa l’ultima offensiva sferrata in un clima di caccia alle streghe, oscurantista e di stampo neofascista contro la cosiddetta teoria gender, uno dei forse troppo sottovalutati temi di intervento costante di “CitizenGO”, “Generazione Famiglia”, Family Day, associazioni estremiste ed integraliste per le quali questa è la vera emergenza educativa. Tra i promotori l’attuale (giugno 2018) ministro della famiglia, il leghista Lorenzo Fontana.